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IVA per le piattaforme digitali - probabili novità in arrivo su ulteriori costi per gli host

Negli ultimi anni si è assistito a un boom dell’economia basata sulle piattaforme digitali, che fungono da intermediari tra i fornitori di determinati servizi e i consumatori. Anche quando ne sono consapevoli, può essere difficile per i vari operatori informarsi in merito al sistema dell’IVA e adempiere ai propri obblighi in materia. In base alle attuali norme sull’IVA, un albergo di una grande città europea, ad esempio, deve affrontare la concorrenza di una piattaforma che può agevolare migliaia di annunci nella stessa città, molti dei quali non sono tassati. Inoltre, le stime indicano che questo semplice cambiamento dovrebbe portare fino a 6,6 miliardi di euro all’anno di entrate IVA aggiuntive per gli Stati membri nei prossimi dieci anni. Ne beneficeranno anche le PMI che affittano immobili in un altro Stato membro attraverso una piattaforma online e che potrebbero essere tenute a registrarsi e ad addebitare l’IVA in quello Stato membro.

In parole povere, i nostri cari politici, sicuramente su pressione delle solite lobbies, hanno deciso di equiparare i singoli locatori che magari hanno un solo appartamento su Booking o Airbnb a dei veri e propri alberghi che già pagano o dovrebbero pagare, l'IVA sulle transazioni digitali. Ci equiparano a delle imprese anche se stiamo solo affittando il nostro immobile. Da questa equiparazione molto probabilmente nascerà una legge applicata nel 2025 o forse prima, non ne ho idea, che aggiungerà ad ogni singola transazione attraverso i portali come Booking e Airbnb, ad un ulteriore costo del 10% che ovviamente gli host spalmeranno sul prezzo da far pagare al cliente. Questo comporterà di conseguenza un incremento dei costi per i turisti, che si vedranno molto probabilmente aumentare anche la tassa di soggiorno in molte città italiane. Sperando che tutto questo non porti ad un ulteriore calo dell'Italia nella classifica dei paesi con più turisti al mondo (che invece dovrebbe essere il primo per qualità e quantità delle bellezze espresse),  l'occasione potrebbe essere buona per spingere finalmente una percentuale di viaggiatori sempre più alta a cercare altri metodi per prenotare le proprie vacanze in modo diretto, contattando direttamente gli host. Sono convinto che prima o poi qualche novità in questa direzione verrà fuori...

 

Fonti:

IVA per l'Economia basata sulle Piattaforme Digitali - Commissione europea (europa.eu)

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